La sede giapponese di Cartier: un’interpretazione armoniosa del marchio
Lo studio I IN con sede a Tokyo progetta la nuovissima sede giapponese di Cartier
La sede giapponese di Cartier, appena ristrutturata nel quartiere Hanzomon di Tokyo, non è solo un’elegante e sobria svolta, il progetto è anche un tranquillo caso di studio su come l’identità visiva di un marchio può essere efficacemente incanalata in qualcosa di così quotidiano come uno spazio ufficio.
Per lo studio I IN, con sede a Tokyo, la sfida specifica era creare un ambiente che consentisse allo staff di Cartier di sentire e toccare l’identità del marchio a un livello subliminale. “Come potremmo portare l’essenza del lusso a cui Cartier è associato nel suo spazio di lavoro?” hanno chiesto i fondatori dello studio, Yohei Terui e Hiromu Yuyama. La soluzione è stata quella di distribuire un sapiente mix di colore, tessuti appositamente commissionati e illuminazione, sia naturale che artificiale, all’interno dello spazio open space.
Il rosso, un colore a lungo associato a Cartier, appare in posizioni strategiche: nel lussuoso divano circolare nell’atrio, rivestito di tessuto Kvadrat; nella piattaforma rialzata tatami le cui tubazioni sono state create dagli artigiani di Kyoto Hosoo; e come accenti nello spogliatoio del personale. L’oro champagne, un altro segno distintivo di Cartier, si mostra in pannelli di lamelle verticali dal pavimento al soffitto; morbidi tappeti tessuti da Yamagata Dantsu, uno dei più antichi fornitori di tappeti del Giappone; supporti da tavolo per bijoux; lampadari astratti e arte murale; e anche nelle strisce metalliche di una scrivania centrale di grandi dimensioni.
Sotto ogni punto di vista, la moodboard è decisamente lussuosa, non da ultimo un’interpretazione armoniosa di un marchio francese che si sovrappone a una tranquilla presenza giapponese. E, per di più, con una frizzante vista sulla foresta dei giardini del Palazzo Imperiale.
Questa non è un’impresa da poco. Come sottolineano Terui e Yuyama, gli spazi degli uffici tendono ad essere molto funzionali con una portata limitata per esprimere l’identità di un marchio. Ma come mostra il lavoro della coppia nella sede giapponese di Cartier, un ufficio concepito in modo fantasioso può anche consentire al suo personale di “sentire e toccare l’identità del marchio ogni giorno a un livello più profondo”. ⁇
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